Il Sud Globale non é solo un’espressione geografica. É una coalizione intersezzionale che  include anche gli attori individuali e collettivi della societá civile che si trovano nel Nord Globale. In quest’articolo esploriamo il modo in cui, dinnanzi all’ingiustizia del genocidio che si stá producendo ai danni del popolo palestinese di Gaza, gli attori statali e di societá civile di un nuovo Sud Globale ricorrono ad azzioni di litigio giudiziario strategico, invocando l’applicazione del diritto internazionale, ed in particolare della Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio, per prevenire e non solo per castigare post facto il crimine dei crimini. Queste azzioni rivendicano il valore strategico del diritto internazionale como pilastro essenziale di un futuro ordine mondiale di pace e giustizia globale, e con ció sfidano la “dottrina dell’inviolabilitá della politica estera” tramite la quale certi governi nazionali, soprattutto nel Nord Globale, cercano de isolare la propria politica estera dai  controlli e dai contrappesi dello Stato di diritto e della revisione giudiziaria della legalitá.

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